venerdì 17 maggio 2013

Non riuscivo ad accettare mio figlio, il suo gemello mi ha insegnato ad amarlo

Per la maggior parte delle madri, l’istante in cui vedono per la prima volta il loro bambino dopo il parto è un momento pieno di amore e di affetto. Per Charlene Machin, è stato un momento di terrore, suo figlio era nato con la metà del volto mancante. I medici hanno scoperto che Harry era nato con una grave malformazione del viso quando la 33enne aveva dato alla luce i gemelli..

Mamma Charlene, di Stoke-on-Trent, ha ricordato come, quando i suoi figli Oliver e Harry sono nati sette anni fa, continuava a chiedere scusa al marito Mark dopo aver sentito la notizia. «Mi avevano appena sottoposta al parto cesareo per i gemelli. I medici, subito dopo la nascita, avevano portato via Harry immediatamente e non ero stata in grado di vederlo. Ho solo visto il medico che ha alzato la mano sul suo viso e ha fatto uno strano gesto dicendomi: “E’ come se il suo volto sia stato cancellato completamente. Non ha gli occhi da questa parte, neanche l’orecchio e la narice” – continua a raccontare la mamma. – Ho cominciato a piangere e continuavo a dire a Mark che mi dispiaceva. Mi sentivo come se fosse colpa mia. L’ho visto la mattina seguente e sono rimasta sconvolta. Metà del suo viso mancava, semplicemente non c’era. Come aveva detto il medico, era come se fosse stato cancellato. Mentre lo coccolavo per la prima volta, ondate di terrore si impossessavano di me. Come avrei potuto amare questo bambino? La gente suppone che l’istinto materno entra in funzione non appena si tiene il bambino tra le braccia per la prima volta. Il mio non lo ha fatto. Non ho sentito nulla, solo il vuoto. Ho accennato un sorriso sul mio volto, ma dietro il sorriso, io ero a pezzi. Non riuscivo a voler bene a mio figlio quando l’ho visto. Ho sentito dolore – il dolore per una vita che sentivo mi era stata presa, una vita normale, quella che Harry avrebbe dovuto avere»
I Machins erano entusiasti quando avevano scoperto che Charlene era incinta di due gemelli.  Alla trentaduesima settimana, alla mamma si erano rotte le acque e ha dovuto fare un parto cesareo di emergenza per far nascere i bambini perché Oliver era in posizione podalica. Solo quattro ore più tardi i medici sono tornati hanno spiegato loro le condizioni di Harry. Il bambino è stato trasferito all’Hope Hospital di Salford, Manchester, dove è stato sottoposto a vari controlli per escludere eventuali problemi renali, della colonna vertebrale o del cuore. A parte la malformazione del viso, Harry godeva di ottima salute.
Ora, sette anni più tardi, la signora Machin ha superato la paura e la tristezza che provava quando aveva visto Harry per la prima volta. I suoi figli sono energici, adorabili e tra loro sono come i migliori amici. Oliver è “ferocemente” protettivo nei confronti di Harry. Mamma Charlene ha imparato a superare il suo orrore iniziale grazie a suo figlio che lo ha accettato per quel meraviglioso bambino che è. La donna racconta delle difficoltà che ha dovuto affrontare inizialmente: «Era diverso anche alimentarlo. Per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a provare niente per lui. Non riuscivo neanche a portarli in giro nel passeggino doppio che avevo acquistato per loro prima che nascessero. Dopo un po’ di tempo presi il coraggio tra le mani e li portai fuori casa. Il passeggino doppio attirò l’attenzione e la gente mi fermò per guardarli, in molti quando videro Harry scapparono, alcuni addirittura urlando».
Malgrado tutto mamma Charlene ha capito che doveva affrontare la situazione: «Mi ci è voluto molto tempo per iniziare ad amare il mio bambino. E’ stato quando aveva due anni che finalmente lo amavo correttamente, come avevo sempre immaginato che mi sarebbe piaciuto amare i miei figli. Ho accettato gradualmente il suo aspetto. La svolta è avvenuta quando aveva 18 mesi e portai i gemelli con me a fare shopping. Non appena entrai in un negozio, i bambini corsero a guardare i gemelli, mi sentivo come il pifferaio magico mentre camminavo attraverso il negozio con loro affianco a me, li fissavano e li puntavano. Ne avevo abbastanza. Era il momento di aiutare Harry ad affrontare il mondo. Mi voltai di scatto e dissi: “Questo è Harry”. I bambini mi chiesero che cosa c’era di sbagliato in lui. Così glielo spiegai. E poi mi sentii più forte. Invece di cercare di nascondere mio figlio, avrei affrontato il mondo a testa alta».
Per la donna, da quel momento in poi, non è stato comunque tutto in discesa. Doveva lavorare ancora molto su se stessa:  «Da allora porto spesso i gemelli fuori casa. E ancora oggi non è facile. Non posso prevedere come la gente reagisce quando lo vede. Gli adulti sgranano gli occhi e sussurrano e talvolta i bambini urlano e scappano da lui. I gemelli sono buoni amici tra loro, e Oliver si arrabbia con chi guarda o fa commenti su Harry. E’ difficile anche per Oliver affrontare questa situazione e il mio cuore si stringe quando vedo come lo protegge. Di recente siamo stati ad un parco a Birmingham e ho sentito Oliver dire a un gruppo di bambini “E’ mio fratello. Non importa quello che sembra”. Mi si spezza il cuore a sentirlo. Sono contenta che Harry avrà sempre Oliver lì per aiutarlo a superare gli ostacoli della vita. E’ così protettivo nei confronti di suo fratello. Sono molto orgogliosa di entrambi»
Oggi che i gemelli hanno 7 anni, mamma Charlene ha voluto finalmente raccontare la sua esperienza e spera possa aiutare le mamme che hanno vissuto, vivono o vivranno la sua situazione: «Non ho vergogna ad ammettere che non riuscivo a voler bene a mio figlio quando è nato. Non voglio che la gente pensi che è facile amare un bambino che ha problemi come Harry, non appena nasce. Ho raccontato la mia storia per dare speranza ad altre mamme che possono trovarsi nella mia posizione. Perché non bisogna rinunciare alla speranza – ho imparato ad accettare la deformità di Harry e l’amore che ho per entrambi i miei figli è veramente forte. Sono molto orgogliosa di quello che Harry ed io abbiamo realizzato insieme. Il nostro legame sarà inscindibile per sempre. Grazie anche a Oliver che, malgrado fosse così piccolo, mi ha insegnato ad amarlo».
Foto e fonte Daily Mail