giovedì 16 maggio 2013

Costringe la figlia 14enne a restare incinta


La ragazza al centro del processo ha detto all’Alta Corte di aver fatto ripetuti tentativi per restare incinta perché pensava: “Se faccio questo. . . forse lei mi amerà di più“. Lei è la madre adottiva, la ragazza di cui è stata fornita solo l’iniziale del nome, A., era ancora una bambina quando a 14 anni la madre l’ha costretta a restare incinta. La donna, aveva adottato altre due bambine dopo di lei, ma ne voleva una quarta. Quando le è stata negata ha deciso che la più grande delle sue figlie doveva soddisfare il suo desiderio di maternità. La ragazzaera stata adottata da bambina e cresciuta in un ‘bozzolo’ che la madre aveva fabbricato per lei, in un clima di intimidazione e di disapprovazione dietro le tende chiuse della loro casa. Nonostante il bullismo e la coercizione, la ragazza è rimasta pateticamente attaccata alla sua mamma adottiva e obbediva ai suoi ordini, spinta da un potente mix di paura e di amore.
A. ha raccontato: “Mamma mi ha detto che l’unico modo per avere un quarto figlio era che io restassi incinta. Sono rimasta scioccata, piuttosto scioccata all’inizio. E poi improvvisamente ho pensato, ‘forse se faccio questo poi tutto sarà finito. La mamma sarà felice come era prima‘. E ho pensato anche da un punto di vista egoistico, ‘se faccio questo. . . forse lei mi amerà di più‘”. A. aveva solo 13 anni quando sua madre le ha rivelato i suoi piani, e appena 14 quando il suo umiliante e doloroso calvario del programma di fecondazione è iniziato. La donna ha acquistato lo sperma su un sito web Cryos, una delle maggiori banche del seme con sede in Danimarca. Ha quindi costretto la figlia a praticare da sola, in camera sua, l’inseminazione artificiale usando il kit fornite dal sito. Dopo sette tentativi nel corso di due anni, a 16 anni la ragazzina è rimasta incinta.
Nel marzo del 2009, a 15 anni e dopo aver già subito un aborto spontaneo, A. scrisse un biglietto per la Festa della MammaFelice Festa della Mamma (vorrei darti ciò che vuoi, lo farei se potessi)“. Infilò le fotografie dei cantanti preferiti di sua madre, e sotto una fotografia di un test di gravidanza positivo, scrisse: “E’ l’unica cosa che posso. E lo farò“. Sorprendentemente, era grata a sua madre per aver adottato lei e le sue sorelle, durante il processo ha dichiarato: “Mia mamma ha fatto quanto poteva per darci una vita buona e felice“. Ma il giudice Jackson ha anche sentito che la madre aveva escluso l’ex marito dalla vita delle figlie e le aveva istruite a casa, lasciandole isolate dal mondo esterno.
Poteva essere ‘critica, rigida, sospettosa e ossessiva‘”, ha detto il giudice, aggiungendo: ‘Per le bambine, che la amano profondamente, la minaccia della sua disapprovazione è sempre nell’aria“. Questa situazione è venuta fuori quando A. ha partorito e le ostetriche hanno notato che lei ha rifiutato di consegnare il suo bambino a sua madre, e che la madre voleva scegliere il nome. I timori per il benessere del figlio, infine la spinsero a confidarsi con un amico di famiglia, un atto di coraggio e di sfida che era stata in grado di effettuare malgrado fosse succube della mamma. A, che ora ha 19 anni e vive in una casa-famiglia con suo figlio, ha detto alla Corte: “Ho avuto paura di tornare a casa, perché sapevo che non sarei stata in grado di crescerlo come mio figlio e ho avuto paura di come la mia mamma avrebbe potuto reagire“.
Sua madre, le faceva sentire anche delle registrazioni da ascoltare che contenevano messaggi subliminali, che dicevano: “Ho intenzione di concepire una bambina“. La ragazza non avrebbe voluto rimanere incinta, ma era terrorizzata di “mettere in pericolo l’amore che mia madre aveva per me“. Il piano della mamma adottiva è fallito dopo che la ragazza ha dato alla luce un bambino e le ostetriche, visti i comportamenti anomali tra madre e figlia, hanno avvisato i servizi sociali.
La madre, di 48 anni, ex bambinaia, è stato incarcerata per cinque anni per bullismo nei confronti della figlia, per la gravidanza surrogata e per crudeltà nei confronti di un’altra delle sue figlie adottiveIl caso ha sollevato preoccupanti interrogativi sulla regolamentazione delle adozioni dall’estero e la vendita di sperma su Internet.
Fonte Daily Mail